Smontato un falso-mito, la flessibilità dell'orario di lavoro riduce i profitti anziché aumentarli

I risultati di uno studio condotto su un gruppo di negozi della stessa catena dimostrano che turni più prevedibili e costanti nel tempo possono migliorano le vendite

Smontato un mito, la flessibilità dell'orario di lavoro riduce i profitti

Un nuovo studio ribalta la credenza secondo la quale una programmazione stabile degli orari di lavoro nei settori della vendita al dettaglio, della ristorazione e dell’ospitalità sia insostenibile da un punto di vista economico: la ricerca sul campo è stata effettuata su un gruppo di negozi del marchio di abbigliamento Gap nelle aree di Chicago e San Francisco.

I risultati del case study dimostrano che un orario di lavoro più prevedibile e costante nel tempo non solo è compatibile con la redditività, ma può migliorare significativamente i profitti di un negozio. Durante l’esperimento – condotto con la collaborazione dell’azienda – le vendite medie sono aumentate del 7% nei negozi con orari stabili (rispetto a quelli del gruppo di controllo).

Marshall L. Fisher, professore alla Wharton School presso l'Università della Pennsylvania, che è un esperto di vendita al dettaglio e non è stato coinvolto nel progetto, ha detto che lo studio ha fornito prove convincenti che "se tratti le persone in maniera decente, ottieni risultati migliori". Ma generalizzare i risultati dello studio a società di grandi dimensioni o a interi settori potrebbe essere complicato.


The Stable Scheduling Study
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