Il vertice Ue del 23 sarà un mezzo flop. Non si deciderà sul ‘Recovery fund’

L’Ue prende tempo. Verrà soltanto “concordato di lavorare per istituire il Recovery Fund”. Ma sarà confermato il piano (già presentato) da 540 miliardi

Il vertice del 23 sarà un mezzo flop. Non si deciderà sul ‘Recovery fund’
Charles Michel, premier belga e presidente del Consiglio europeo

Nell’atteso vertice del 23 aprile il Consiglio non deciderà sul Recovery fund, perché la priorità è appoggiare la decisione dell’Eurogruppo sul piano da 540 miliardi.

“La risposta esauriente alla crisi economica provocata dal coronavirus include il Recovery Fund. Suggerisco di concordare di lavorare per istituire tale fondo il più presto possibile”. Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella sua lettera di invito ai leader Ue per la videoconferenza di giovedì, lascia intendere che non verrà presa nessuna decisione.

Ma il pressing dell’Italia non si ferma. La proposta del governo fa riferimento, a quanto apprende l’Ansa, a un Fondo di solidarietà gestito dalla Commissione con l’implicita garanzia del budget europeo ma includendo garanzie (“incondizionate e irrevocabili”) di tutti gli Stati membri.

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