L’abnorme surplus commerciale tedesco è diventato un problema anche per Berlino

Dietro all’eccedenza ci sono i modesti investimenti delle imprese. L’industria tedesca ha smesso di credere nel futuro?

L’abnorme surplus tedesco è diventato un problema anche per Berlino
Angela Merkel

Il suo vanto, quell'abnorme surplus commerciale da 300 miliardi di dollari, ovvero la differenza tra esportazioni e importazioni, potrebbe paradossalmente diventare un problema, oltre per i partner dell’Ue, anche per la stessa Germania.

La prima economia europea per anni ha esportato molto – e continua a farlo anche se i dati recenti indicano una leggera flessione – e ha incentivato il risparmio. Il risultato è che i tedeschi hanno messo da parte molto, mentre hanno acquistato poco dagli altri paesi europei. E hanno investito solo marginalmente in progetti infrastrutturali. In questo modo è stato alimentato per anni il surplus di cui oggi gode.

Si potrebbe, dunque, dire che è tutta colpa dell’avidità germanica. Oppure degli ossessivi obiettivi di bilancio di Angela Merkel. Dietro all’eccedenza ci sono, invece, i modesti investimenti delle imprese. Come se l’industria del paese avesse smesso di credere nel futuro. Certo la sua punta di diamante, il comparto automobilistico, sta attraversando un periodo complesso, e le prime due banche tedesche sono in difficoltà

I dati, tuttavia, rivelano una tendenza di lungo periodo: dal 1999 il capitale investito è cresciuto del 20%, molto meno rispetto al 43% della Francia e al 55% degli Stati Uniti. Le imprese stanno accumulando utili che, tuttavia, non sono destinati all’incremento degli investimenti o dei salari (il che farebbe probabilmente aumentare la domanda interna).

Il punto è che non sono neanche distribuiti in forma di dividendi. E il mistero si infittisce se si considera che con tassi di interesse negativi non appare di buon senso depositare i soldi in banca. Ma è quello che starebbe accadendo. Il rischio è che l’esagerato surplus possa rallentare l’economia tedesca. Sarebbe un problema per Berlino ma anche per tutta l’Ue, a cominciare dall'Italia.

Eppure, qualcosa potrebbe cambiare. In quella che potrebbe essere ricordata come una data importante, l'8 settembre, Angela Merkel ha inaspettatamente annunciato che il governo aumenterà la spesa per le infrastrutture. Anche in questo modo il cancelliere spera di risucire ad evitare l'arrivo di un "Trump tedesco" in Germania. 

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