
Secondo l’International Institute for Strategic Studies (IISS), la Russia potrebbe rappresentare una sfida militare significativa per gli alleati della NATO, in particolare per gli Stati baltici, già nel 2027. Questo scenario si basa sull’ipotesi che gli Stati Uniti riescano a mediare un cessate il fuoco per porre fine alla guerra in Ucraina e, successivamente, decidano di ritirarsi dall’Alleanza.
L’ombra del ritiro USA e le ambizioni di Putin
Il rapporto evidenzia che la capacità della Russia di sfidare l’Alleanza dipenderebbe dal successo dell’amministrazione Trump nel porre fine alla guerra in Ucraina e dal conseguente ritiro degli Stati Uniti dalla NATO. Tale scenario potrebbe offrire a Mosca l’opportunità di ricostituire le sue forze armate e minacciare direttamente i Paesi baltici.
Il costo dell’autonomia europea: un trilione di dollari
In caso di disimpegno degli Stati Uniti, i membri europei della NATO dovrebbero investire fino a 1 trilione di dollari in 25 anni per colmare il divario militare. Questo includerebbe l’acquisizione di armamenti, l’espansione delle forze armate e lo sviluppo dell’industria della difesa.