Threads è la nuova applicazione della holding Meta, già proprietaria di WhatsApp, Facebook e Instagram, e da giovedì 6 luglio è disponibile negli Stati Uniti. Con l’intento di contrastare Twitter.
Si tratta di un’app studiata per consentire un flusso costante di post per lo più testuali e brevi. “Ci vorrà del tempo, ma penso che sarà un’app di conversazioni pubbliche con oltre 1 miliardo di persone - scrive Mark Zuckerberg in un post su Threads poco dopo il suo lancio -. Twitter ha avuto l’opportunità di farlo ma non è riuscita. Noi speriamo di farlo”.
Il nuovo social network di Meta ha registrato trenta milioni di abbonati nel primo giorno di operatività. La piattaforma si presenta come la versione testuale di Instagram, è compatibile sia con il sistema operativo Android di Google sia con iOS di Apple, ed è utilizzabile in 100 paesi del mondo (tra cui Gran Bretagna, Australia, Canada e Giappone).
Ma non è ancora stata implementata in Europa. In ballo con Bruxelles ci sono gli aspetti legati alla gestione e all’utilizzo dei dati. La Commissione europea sta approfondendo la questione normativa con il gigante statunitense e dovrebbe fornire ulteriori indicazioni a settembre.
Il lancio del nuovo social appare quantomai tempestivo. Ciò che è sembrato evidente, in questi giorni, è infatti l’assenza di una vera alternativa a Twitter, che sta attraversando per così dire una fase non facile da quando è stato acquistato da Elon Musk. Adesso le carte in tavola potrebbero mutare rapidamente, visto che a lanciare Threads è Meta, l’azienda di social network più grande al mondo.
