Taxi, come funzionano le licenze in Europa? Solo in Spagna vendute come in Italia

Il modello del Nord Europa non considera i permessi una merce rivendibile nel mercato parallelo. In sostanza le licenze sono dello Stato e non sono trasferibili ai privati

Taxi, come funzionano le licenze? Solo in Spagna vendute come in Italia

Quali regole governano il settore taxi nei principali Paesi europei? Dall’analisi emerge un quadro di regole comuni in tutti gli Stati e altre specifiche di alcune realtà.

Per tutti sono previsti un sistema di licenze obbligatorie e requisiti ad hoc per gli autisti e autorità di regolazione a livello locale. A fare la differenza è il livello di liberalizzazione del settore da cui deriva, a cascata, un parco taxi circolante che mostra enormi divari tra un Paese e l’altro a prescindere dalla popolazione.

Il punto chiave riguarda il capitolo delle licenze rilasciate dalle autorità locali a titolo oneroso: l’Italia e la Spagna rappresentano un caso unico  perché qui i nuovi permessi hanno un costo che può essere anche molto rilevante (circa 100mila euro a Madrid, rispettivamente 70mila e 96mila euro a Roma e Milano secondo i bandi 2024 in via di definizione).

“L’Italia fa eccezione anche perché è il solo Paese che prevede la ripartizione tra i tassisti già in attività degli introiti incassati dalle nuove licenze - spiega Andrea Giuricin, economista dei Trasporti all’Università Bicocca di Milano -. Inoltre mi colpisce il numero di taxi in esercizio: la regione di Madrid che ha la metà della popolazione della Lombardia, ha tre volte tanto il numero di auto bianche lombarde e oltretutto può contare su un parco di 9.000 Ncc”.

Un altro capitolo è quello del mercato secondario delle licenze. Anche qui i Paesi si spaccano in due gruppi: c’è chi come l’Austria mostra in generale un livello più alto di deregulation e dove non esiste il fenomeno della compravendita tra privati e chi invece come l’Italia, ma anche la Spagna e la Francia, prospera con un mercato che nella nostra penisola può arrivare a mettere su piazza un permesso per la cifra di 130mila euro.

Da qui derivano anche le regole che ciascuno Stato si è dato in materia di durata delle licenze: il modello del Nord Europa non considera i permessi una merce rivendibile nel mercato parallelo, ma vincola al rilascio una durata limitata, anche se rinnovabile. In sostanza le licenze sono dello Stato e non sono trasferibili ai privati. Diversamente i Paesi latini, Francia inclusa, stabiliscono una durata illimitata ai permessi. Il contingentamento alimenta il mercato secondario che raggiunge cifre elevate.

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