Trump firma maxi-intesa con il Giappone: “Dazi al 15%, investimenti per 550 miliardi di dollari”

Il presidente Usa annuncia su Truth l’accordo commerciale: Tokyo abbassa i dazi e investe negli Stati Uniti. Ma i produttori auto americani storcono il naso

Trump firma maxi-intesa con il Giappone
Il premier del Giappone Shigeru Ishiba

Dopo mesi di negoziati, Donald Trump ha annunciato su Truth un’intesa commerciale con il Giappone. L’accordo prevede il taglio dei dazi dal 25% al 15% su auto e altri prodotti nipponici, raffreddando le tensioni tariffarie tra due storici alleati.

Tokyo investe nell’America di Trump

Il cuore dell’intesa è però altrove: il Giappone si impegna a investire 550 miliardi di dollari nell’economia statunitense, con l’obiettivo di rafforzare filiere chiave come semiconduttori e farmaceutica. “È forse il più grande accordo commerciale mai firmato”, ha detto Trump.

L’auto divide Washington

Dal punto di vista delle tariffe, il settore automotive è l’epicentro dell’intesa. Le case giapponesi esultano: il Nikkei è salito di oltre il 3%, spinto dai titoli di Toyota e Honda. Ma dall’altra parte dell’oceano, i produttori Usa protestano: le importazioni dal Giappone saranno agevolate, mentre i dazi su Canada e Messico restano al 25%.

Un commercio squilibrato

Nel 2024, gli Stati Uniti hanno importato oltre 55 miliardi di dollari in veicoli e componenti giapponesi, contro appena 2 miliardi di export verso Tokyo. Il disavanzo commerciale bilaterale sfiora i 70 miliardi di dollari, su un totale di 230 miliardi di scambi.

Il Giappone primo investitore estero negli USA

Con 1.200 miliardi di dollari in investimenti diretti e 2.000 miliardi nei mercati finanziari americani, il Giappone è già il primo investitore straniero negli Stati Uniti. L’accordo potrebbe rafforzare ulteriormente questo primato.

Anche riso e agricoltura nel pacchetto

Oltre all’automotive, l’intesa prevede anche l’aumento degli acquisti giapponesi di prodotti agricoli americani, come il riso. Secondo fonti ufficiali di Tokyo, le importazioni potrebbero crescere senza compromettere l’agricoltura nipponica.

Reazione positiva dei mercati

L’accordo ha avuto un effetto immediato sui mercati: lo yen si è rafforzato e i future azionari in Europa e USA sono saliti. Anche i titoli automobilistici sudcoreani hanno beneficiato dell’ottimismo, in vista di un possibile accordo simile con Seoul.

Un mosaico di intese in vista

Trump punta a chiudere altre intese prima della scadenza dell’1 agosto. Sono già stati annunciati accordi quadro con Regno Unito, Vietnam e Indonesia, e la guerra commerciale con la Cina è momentaneamente sospesa.

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