
Dopo anni di promesse mancate, stop burocratici e scontri politici, il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina entra ufficialmente nella fase operativa. Il Cipess ha dato il via libera al progetto definitivo: i primi cantieri partiranno già tra settembre e ottobre, con l’obiettivo di concludere i lavori entro il 2033.
Meloni e Salvini festeggiano: “Opera strategica”
Per la premier Giorgia Meloni si tratta di “una tappa fondamentale per connettere il Paese”. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini parla con entusiasmo: “È la prima volta che si approva un progetto con copertura economica completa e condivisione dei territori”. Il costo? 13,5 miliardi di euro, stanziati nella manovra 2024.
Un colosso ingegneristico (e mediatico)
Il ponte sarà il più lungo al mondo a campata unica: 3,3 chilometri sospesi tra due piloni da 400 metri, con sei corsie stradali e due binari ferroviari. Prevista anche una “metropolitana dello Stretto” per i pendolari.
Bruxelles osserva (e valuta)
L’Unione Europea non ha ancora espresso un verdetto definitivo. Il progetto è sotto esame per l’impatto sulla biodiversità. La Commissione sta analizzando la documentazione trasmessa dall’Italia, che include misure compensative e motivazioni di interesse pubblico.
La tariffa? Meno di 10 euro per le auto
Secondo la società Stretto di Messina, la tariffa base per le autovetture sarà inferiore a 10 euro, con sconti per chi viaggia spesso. Una cifra “molto più bassa degli attuali costi di traghettamento”, sottolineano. Ma il Codacons non ci sta: “È il 3.540% in più rispetto alla media della rete autostradale”.
Ponte tra sviluppo e tensioni
M5S, Pd, Avs, ong e sindacati denunciano rischi ambientali, costi eccessivi e impatto devastante sui territori. Dura anche la sindaca di Villa San Giovanni, che teme “la sopravvivenza della città”. L’opera è vista da una parte come un volano di sviluppo per il Sud, dall’altra come una scommessa pericolosa. La Cgil parla di “scelta sbagliata”, mentre per la Cisl è “un’occasione storica”. La maggioranza esulta, evocando il “sogno di Berlusconi”. La battaglia è appena iniziata.