Dopo due anni di stagnazione diffusa, la Commissione europea stima nelle previsioni economiche d’autunno che l’economia dell’Ue tornerà a crescere con più vigore.
Il Pil reale dell’Unione salirà dello 0,9% nel 2024, per poi accelerare all’1,5% nel 2025, trainato principalmente dal rafforzamento dei consumi e dalla ripresa degli investimenti.
Nel 2026 si prevede un’ulteriore espansione dell’1,8%, sostenuta da una domanda in costante incremento. Queste stime presentano comunque una variazione al ribasso di 0,1 punti percentuali rispetto ai risultati pubblicati in aprile.
La crescita non sarà uniforme tra i paesi membri. In Italia, si ipotizza un incremento del Pil reale pari allo 0,7% nel 2024 (ben al di sotto delle aspettative del governo), seguito da una crescita dell’1% nel 2025 e dell’1,2% nel 2026.
La Germania dovrebbe registrare una performance più contenuta, con una contrazione dello 0,1% nel 2024, seguita da un aumento dello 0,7% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026.
Come ha sottolineato il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, a ciò si aggiunga che i paventati dazi, che l’amministrazione Trump potrebbe introdurre nei prossimi mesi, colpirebbero principalmente proprio Germania e Italia, due economie votate all’export.
Tra i paesi che crescono di più ci sono Malta e Croazia, il cui Pil aumenterà rispettivamente intorno al 5% e al 3% annuo per tutto il triennio considerato.
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