“Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm - ha detto il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia -. Se ci sono ordinanze non coerenti invio una diffida, una lettera con la scheda indicando le parti incoerenti e la richiesta di rimuoverle (solo in caso di allentamento delle misure). Se non avviene sono costretto a ricorrere all’impugnativa al Tar o alla Consulta”.
Ma Boccia offre anche un’apertura. “In base al monitoraggio delle prossime settimane ci potranno essere dal 18 maggio scelte differenziate tra le Regioni sulle riaperture di attività: il principio è contagi giù uguale più aperture e viceversa”.
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