Strappata all’autocrate Al Sisi la promessa di fermare gli sbarchi (con i soldi dell’Ue) e di mediare su Gaza

Mentre Macron, Scholz e Tusk provano a spartirsi l’Ue di domani, la presidente del Consiglio è volata al Cairo con von der Leyen e 4 capi di governo europei.

Giorgia Meloni, Ursula von der Leyen e 4 capi di governo o di Stato dell’Ue (Grecia, Cipro, Austria e Belgio) hanno strappato all’autocrate Al Sisi la promessa di fermare gli sbarchi e di mediare su Gaza. Una promessa ottenuta a caro prezzo: 7,4 miliardi di aiuti da Bruxelles.

La giornata è comunque di quelle “storiche”, perché si firma un nuovo accordo con l’Egitto come quello con la Tunisia, che per l’Italia vuol dire prima di tutto porre un argine agli sbarchi di migranti illegali.

Il fulcro della missione erano, da un lato (come detto), i 7,4 miliardi di aiuti che l'Europa garantirà al Cairo di qui al 2027 (di cui 200 milioni a fondo perduto per la gestione dei migranti) e, dall’altro, una decina di memorandum tra Italia ed Egitto nel solco di quel Piano Mattei citato spesso dalla premier e che sta iniziando a prendere forma con i primi progetti con i Paesi africani.

Il Cairo dall’Ue è, d’altronde, considerato “partner affidabile”, “un pilastro della sicurezza del Mediterraneo”, come si legge nella dichiarazione congiunta in cui si sottolinea che si continuerà a lavorare sugli “impegni per promuovere ulteriormente la democrazia, le libertà fondamentali e i diritti umani” (in realtà, i fatti accaduti durante l’orribile omicidio di Giulio Regeni ci ricordano che queste parole difficilmente troveranno un reale riscontro).

Ma gli accordi, se servono a garantire forniture energetiche alternative a quelle russe, se servono a ridurre gli sbarchi, si fanno (è questo l’approccio del governo italiano). Anche se ancora non c’è quella giustizia per il giovane friulano che i suoi genitori continuano a invocare. I due aspetti (i rapporti bilaterali e la fame di giustizia) non sarebbero necessariamente in contraddizione tra loro a condizione che entrambi siano efficacemente portati avanti. Ma è davvero così?

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