
“Dove Giorgia Meloni sta conducendo l’Europa”. È il titolo della copertina del nuovo numero della rivista statunitense Time, dedicata alla premier italiana. Scritto da Massimo Calabresi, capo dell’ufficio di Washington dello storico magazine di attualità politica ed economica, il servizio è frutto anche di un colloquio con la premier il 4 luglio a Palazzo Chigi, e ricostruisce la carriera politica della leader di FdI fino agli ultimi tre anni in cui ha governato l’Italia ed “è emersa come una delle figure più interessanti in Europa”, scrive l’autore.
Sulla sua idea di nazionalismo, la premier spiega che “per prima cosa dobbiamo difendere quello che siamo, la nostra cultura, la nostra identità, la nostra civiltà”. Il suo nazionalismo, aggiunge, “è principalmente un modo per difenderci da una globalizzazione che non ha funzionato”.
Il servizio ripercorre anche fasi della gioventù di Meloni, con episodi della vita familiare su cui viene interpellata anche la sorella Arianna Meloni: sul padre che abbandonò la famiglia, afferma che “semplicemente a lui non importava di noi”.
Viene raccontato anche l’episodio dell’incendio che distrusse la casa dove vivevano prima di trasferirsi alla Garbatella. Quel rogo “diede a Giorgia più coraggio, l’ha resa quella che è oggi”, sostiene la sorella. “Forse è per quello - sorride Giorgia Meloni nel colloquio con Time - che mi sono unita al Msi, per la fiamma”. Da lì l’inizio di una carriera ripercorsa nel servizio fino all’approdo al governo.
Il servizio parla anche delle critiche che vengono rivolte in Italia alle sue politiche. “Mi hanno accusato di ogni cosa possibile, dalla guerra in Ucraina alla morte delle persone nel Mediterraneo. È semplicemente perché non hanno argomenti”, commenta la premier: “Non sono razzista. Non sono omofoba. Non sono tutte le cose che dicono di me”.
E alla fine del colloquio si rivolge a Calabresi: “C’è qualcosa del fascismo che la mia esperienza ti ricorda, o che riguarda quello che sto facendo al governo?”.
