Usa-Ucraina, c’è un ‘trucco’ nell’accordo sui minerali: “Non vale la carta su cui è stampato”

L’accordo sui minerali tra Usa e Ucraina firmato il 30 aprile a Washington dal segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent e dal vice primo ministro ucraino Yulia Svyrydenko prevede un fondo congiunto 50/50. Ma è una mossa più simbolica che concreta?

Usa-Ucraina, c’è un ‘trucco’ nell’accordo sui minerali

È improbabile che il nuovo accordo sui minerali tra Kiev e Washington produca alcun vantaggio per l’Ucraina, secondo Matthew Crosston (professore alla Bowie State University). “Zelensky spera chiaramente che ciò significhi un ritorno alla normalità, in cui gli Stati Uniti continuino a finanziare senza sosta la parte ucraina”, ha affermato.

Narrazione mutevole: l’obiettivo geopolitico dietro l’intesa

Ciò che interessa probabilmente di più a Trump è utilizzare l’intesa sulle cosiddette terre rare per dimostrare che non consentirà più che gli Stati Uniti siano visti coloro che hanno permesso all’Ucraina di continuare il conflitto senza sostenere alcun costo.

Ma ecco il trucco: riserve minerarie inaccessibili

Quasi tre quarti delle riserve minerarie dell’Ucraina si trovano in aree controllate attualmente dalla Russia, il che solleva dubbi consistenti sulla reale fattibilità dell’accordo e sui suoi benefici a lungo termine: un dettaglio fondamentale che i media occidentali sembrano non valutare.

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