Via libera dell’Ue alla prima centrale nucleare della Polonia

Bruxelles approva i fondi pubblici: Choczewo dovrebbe essere il cuore della svolta energetica polacca

Via libera alla prima centrale nucleare della Polonia

La Commissione europea dà l’ok alla prima centrale nucleare della Polonia, aprendo la strada a un progetto strategico da 45 miliardi di euro. Un investimento pubblico considerato compatibile con le regole UE sugli aiuti di Stato, destinato a garantire energia stabile, pulita e a costi più bassi rispetto alle fonti attuali.

Il sì di Bruxelles: niente aiuti di Stato

L’approvazione della Commissione UE consente alla Polonia di finanziare con risorse pubbliche la costruzione e il funzionamento della centrale nucleare di Choczewo, nel nord del Paese, sulle rive del Mar Baltico. Una decisione chiave, perché i fondi non saranno classificati come aiuti di Stato, rimuovendo l’ultimo grande ostacolo normativo al progetto.

Tusk: “Ora possiamo partire”

“La costruzione potrà iniziare già a dicembre”, ha annunciato il premier Donald Tusk, sottolineando come il via libera europeo fosse una condizione “assolutamente necessaria e tutt’altro che scontata”. Varsavia stima un costo complessivo di 192 miliardi di zloty (circa 45 miliardi di euro), con un contributo pubblico iniziale di 14 miliardi di euro, pari a circa un terzo dell’investimento totale.

Fondi e governance del progetto

La società statale Polskie Elektrownie Jądrowe, incaricata della costruzione dell’impianto, riceverà già nei prossimi anni una prima tranche di finanziamenti. Secondo un emendamento legislativo approvato nel febbraio 2025, il sostegno pubblico potrà arrivare fino a 60,2 miliardi di zloty entro il 2030, garantendo la sostenibilità finanziaria dell’opera.

Tecnologia americana e calendario

Il progetto sarà realizzato in collaborazione con i colossi statunitensi Westinghouse e Bechtel. La centrale sarà composta da tre reattori AP1000, ciascuno con una capacità di 1.250 MW. 

Cronoprogramma

- avvio lavori primo reattore: 2028

- prima unità completata: 2035

- elettricità in rete: 2036

- terza unità operativa: 2038

Entro il 2040, l’impianto dovrebbe funzionare con un tasso di utilizzo vicino all’88,5%, assicurando una fornitura energetica stabile di lungo periodo.

Energia pulita e addio al carbone

Per il governo polacco, il nucleare è una scommessa strategica sul futuro. “È un’energia sicura, stabile e a zero emissioni di CO₂”, ha spiegato Wojciech Wrochna, viceministro dell’Energia. Secondo gli esperti, la centrale consentirà di sostituire progressivamente il carbone, pilastro storico ma altamente inquinante del mix energetico nazionale.

Un investimento per i prossimi 60–80 anni

Secondo Mikołaj Oettingen, docente dell’Università AGH di Cracovia, il nucleare garantirà alla Polonia una fonte affidabile di energia per diverse generazioni, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi climatici e rafforzando l’autosufficienza energetica del Paese.

Dopo 15 anni di dibattito, le condizioni politiche ed economiche sono finalmente mature: la Polonia entra ufficialmente nell’era dell’atomo.

Fonte
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