
Dopo anni di attese, stop and go e complessità tecniche senza precedenti, la Metro C arriva finalmente nel cuore di Roma. Le nuove archeostazioni Colosseo e Porta Metronia sono state aperte al pubblico, segnando una svolta storica per la mobilità della Capitale.
Mobilità moderna sotto la città eterna
Il nuovo tratto sotterraneo collega San Giovanni a via dei Fori Imperiali, attraversando uno dei contesti archeologici più delicati al mondo. Un’opera che unisce infrastruttura contemporanea e tutela del patrimonio storico, trasformando la metropolitana in un vero corridoio culturale.
Numeri e dimensioni dell’opera
Il tratto appena aperto è costato 660 milioni di euro e porta la Linea C a 24 stazioni attive, per un’estensione complessiva di 21,5 chilometri. Un’infrastruttura strategica che attraversa la Roma sotterranea e rafforza il sistema di trasporto pubblico della città.
Stazioni-record per complessità tecnica
Le due fermate rappresentano tra gli interventi più complessi mai realizzati nella rete metropolitana romana. Colosseo si sviluppa su quattro livelli, fino a 32 metri di profondità, e consente l’interscambio con la Linea B. Porta Metronia scende fino a 30 metri con cinque livelli sotterranei. Gli scavi, pari a circa 625 mila metri cubi, sono stati realizzati con la sofisticata tecnica “top-down”, indispensabile in un contesto urbano e archeologico così sensibile.
Archeologia in stazione: il museo attende febbraio
Per il museo archeologico integrato nella stazione di Porta Metronia servirà ancora qualche mese. L’area, che conserva resti di un vasto complesso militare romano del II secolo d.C. – tra cui la Domus del Comandante e la casa del centurione – aprirà al pubblico a febbraio, una volta completati gli allestimenti.
Gualtieri: “Un salto di qualità per Roma”
Per il sindaco Roberto Gualtieri, l’apertura delle due archeostazioni rappresenta “un salto di qualità nel servizio di trasporto pubblico” e un segnale concreto di rilancio infrastrutturale per una città che da anni attende opere all’altezza della sua complessità.










