
In Italia esistono territori dove la qualità è una cultura, non solo una parola. L’Emilia-Romagna ne è la prova vivente: è la regione con il record europeo di prodotti agroalimentari certificati DOP e IGP, ben 44 in tutto. Nessun’altra regione, in Europa, può vantare una simile concentrazione di eccellenze.
Più forte… di un intero Stato
Per capire la portata del primato, basta un paragone: l’Emilia-Romagna ha più prodotti certificati dell’intera Polonia. Sì, proprio così: una regione italiana supera uno Stato membro dell’UE in fatto di riconoscimenti di qualità. Un risultato che lascia a bocca aperta.
Dietro ogni sigla, una storia
Ma cosa significano quelle sigle? DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) non sono semplici etichette. Sono garanzie di qualità, storie di territorio, disciplinari rigorosi e tradizioni secolari. Ogni prodotto è un patrimonio culturale prima ancora che gastronomico.
Emilia-Romagna: la vera Food Valley europea
Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Aceto Balsamico di Modena, solo per citarne alcuni. L’Emilia-Romagna non è soltanto la “Food Valley” d’Italia, ma un modello europeo di tutela e valorizzazione del patrimonio enogastronomico.
#MadeInItaly che vale
In un mondo che cerca autenticità e origine controllata, la forza del Made in Italy parte dai territori. E l’Emilia-Romagna insegna che qualità, radici e reputazione sono un asset strategico. Da difendere. E da raccontare.
Il punto debole
Peccato che tutta questa ricchezza gastronomica emerga nell’area più inquinata di tutta Europa, ovvero la Pianura Padana.