La crisi di governo è ormai conclamata. L’Italia continua a macinare più di 500 morti al giorno. Ma che importa. L’importante è esercitare la democrazia. O meglio quella che per Renzi è democrazia. Forse dimenticando che è diventato premier con uno “stai sereno” rivolto a Enrico Letta e senza passare per le urne. Che è entrato nel PD con la palese volontà di spaccarlo. Che se ne è andato lasciando qualche soldatino (vedi Marcucci, tra gli altri) al Nazareno.
di Francesco Paolini
13 Gennaio, 2021
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Ma gli italiani non sono scemi. Si ricorderanno che qualcuno incapace di controllare il proprio ego, dopo una sconcertante e misogina conferenza stampa (le due ministre dimissionarie non hanno in pratica avuto l’opportunità di aprire bocca) ha posto la firma su una crisi che pagherà tutto il paese. In un momento in cui l’Italia aveva bisogno di tutt’altro. Certamente non di un duello western tra Renzi e Conte. La situazione è così parossistica che neanche noti commentatori riescono a immaginare come si possa uscirne. Grazie, Matteo.
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