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Il 20 settembre la compagnia cinese Haijie Shipping Company inaugurerà la prima linea regolare di portacontainer attraverso il Mar Artico.
Le navi partiranno da Qingdao, nell’est della Cina, per raggiungere Felixstowe, Rotterdam, Amburgo e Danzica.
Il viaggio durerà 18 giorni anziché 28, riducendo drasticamente i tempi rispetto alla rotta tradizionale che passa per il Canale di Suez.
Una scelta dettata da clima e sicurezza
La nuova rotta — battezzata China-Europe Arctic Express — nasce da due fattori chiave:
1 lo scioglimento dei ghiacci artici, che ha aperto nuove vie navigabili;
2 il rischio crescente nel Mar Rosso, dove gli attacchi degli Houthi e la pirateria mettono in pericolo il traffico marittimo.
Il Centre for High North Logistics norvegese ha rilevato tra giugno e agosto 52 transiti sulla rotta artica tra Vladivostok e San Pietroburgo, ma mai prima d’ora era stata attivata una linea commerciale stabile con l’Europa.
Le conseguenze geopolitiche
Se la rotta artica si confermerà praticabile anche nei mesi invernali, potrebbe rappresentare una svolta epocale nei traffici globali:
1 riduzione della centralità del Canale di Suez e dei porti mediterranei;
2 rafforzamento dell’asse Pechino-Mosca nell’Artico;
3 possibile ridisegno degli equilibri commerciali mondiali.
Alcuni analisti parlano di una rivoluzione copernicana nei flussi marittimi globali.