Alla “Nuvola” di Roma si è svolta la Conferenza per la ripresa dell’Ucraina, con oltre 5mila partecipanti, 100 delegazioni governative e 40 organizzazioni internazionali. Il cuore dell’evento è la nascita del Fondo Europeo per la Ricostruzione, annunciato da Ursula von der Leyen: “Oltre 10 miliardi mobilitati, investiamo nel futuro dell’Ucraina”. L’obiettivo: energia, trasporti, industria e materie prime strategiche.
Meloni: “Un miracolo economico, come l’Italia del dopoguerra”
“Ricostruiremo scuole, ospedali, ponti, un pezzo d’Europa”, ha detto Giorgia Meloni, rilanciando il paragone con il boom italiano degli anni ‘60. E ha aggiunto: “L’unità dell’Occidente è fondamentale, il sostegno a Kiev è un investimento anche su di noi”.
Zelensky: “Serve un nuovo Piano Marshall”
Il presidente ucraino ha lanciato un appello diretto agli alleati: “La nostra priorità è la difesa aerea. Investire in droni e missili oggi significa salvare vite”. E ha rilanciato l’idea di una grande coalizione per la ricostruzione: “Solo chi ci aiuta a fermare Mosca sarà il benvenuto”.
Macron e Starmer: “Più pressione su Putin”
Durante la videocall della Coalizione dei Volenterosi, da Londra Macron e Starmer hanno invocato maggiore pressione diplomatica e militare su Mosca. In arrivo anche una dichiarazione congiunta sulla deterrenza nucleare europea.
Attacchi russi e retorica infuocata da Mosca
Mentre si discuteva di pace e ricostruzione, i missili russi colpivano Kiev e Kostiantynivka, causando nuove vittime. L’ambasciata russa a Roma ha parlato di “avidità e ingordigia occidentale”, denunciando “una conferenza costruita su menzogne”.
Difesa europea e nuovi Patriot per Kiev
Anche la difesa è al centro della strategia: la Germania ha annunciato trattative con gli USA per l’acquisto di sistemi Patriot da destinare a Kiev. Meloni ha sottolineato l’importanza della cooperazione industriale nel settore militare: “Essenziale per proteggere i civili”.
Zelensky: “Putin non vuole la pace, l’Europa resti unita”
“Mosca non cerca la pace, vuole la distruzione dell’Ucraina”, ha dichiarato il leader ucraino. Da Roma arriva un messaggio chiaro: l’Europa non arretra, anzi rilancia, per ora.