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Le esportazioni cinesi dirette in Russia hanno registrato ad agosto un crollo del 16,4% su base annua, segnando la flessione più marcata degli ultimi sei mesi. Il valore complessivo si è fermato a 8,55 miliardi di dollari, in calo anche del 5,8% rispetto a luglio.
In caduta anche le esportazioni russe in Cina
Non va meglio sul fronte opposto: le spedizioni russe verso la Cina sono diminuite del 17,8% su base annua, scendendo a 9,35 miliardi di dollari. Rispetto a luglio il calo è del 6,9%, secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass.
Scambi bilaterali in frenata
Nel complesso, il volume degli scambi tra i due Paesi è sceso a 17,9 miliardi di dollari nel solo mese di agosto. Da gennaio ad agosto, il commercio bilaterale si è ridotto del 9,4%, toccando quota 143,8 miliardi di dollari: -8,8% per le esportazioni cinesi (64,8 miliardi) e -8,2% per quelle dalla Russia (79 miliardi).
Il peso delle sanzioni e delle tensioni globali
Secondo il ministro russo dell’Industria e del Commercio, Anton Alikhanov, a rallentare gli scambi non sono solo le sanzioni occidentali, ma anche la saturazione del mercato, che ha interrotto la crescita impetuosa degli ultimi anni seguiti all’invasione dell’Ucraina.
Lo sfondo delle tensioni commerciali con gli Usa
Il calo coincide anche con un clima di forte incertezza globale: mentre Pechino e Washington hanno appena concordato una nuova tregua tariffaria di 90 giorni, i rapporti con Mosca mostrano segni evidenti di indebolimento.