"Nei giorni scorsi ho scritto alla Commissione europea perché si tenga pronta nel caso si dovessero verificare flussi consistenti e improvvisi di migranti dalla Libia". L'annuncio è stato fatto dal ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi che ha incontrato l'inviato Onu per la Libia Ghassan Salamè.
“Noi comunque auspichiamo e stiamo cercando di operare affinché non si verifichi questa realtà", ha aggiunto il ministro. "Parlo in particolare", aggiunge Moavero, "del terzo paragrafo dell'articolo 78 del Trattato sul funzionamento dell'Ue, che prevede che possano essere prese misure per aiutare o intervenire in aiuto degli stati di destinazione di questi flussi anormali. Qualora naturalmente si dovessero verificare".
Sulla nuova fase di scontri armati aperta il 4 aprile dall’attacco a Tripoli del generale Khalifa Haftar, Moavero ha detto che "è essenziale evitare che ci sia un'escalation del conflitto e portare avanti la logica del dialogo, cui l'Italia crede fermamente". Peccato però che a credere nel governo di Tripoli siano rimasti in pochi: l’Onu e, appunto, l’Italia, oltre a Turchia e Qatar.