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Nel terzo trimestre, la crescita dell’area euro si è fermata a un modesto +0,2%, ma dietro la media si nasconde una netta divergenza tra Paesi. Secondo il bollettino della Banca Centrale Europea, Spagna (+0,6%), Francia (+0,5%) e Paesi Bassi (+0,4%) guidano la ripresa, mentre Italia e Germania (rispettivamente la terza e la prima economia dell’UE) restano ferme con un Pil invariato.
Servizi in crescita, industria in affanno
La Bce sottolinea come la ripresa sia sostenuta soprattutto dal settore dei servizi, mentre export e manifattura continuano a mostrare segni di debolezza. La domanda interna ha contribuito positivamente, ma le esportazioni nette restano contenute, frenate da un contesto globale instabile e competitivo.
Previsioni in chiaroscuro per fine anno
Per il quarto trimestre 2025, l’Eurotower prevede una crescita moderata, ma mette in guardia: “l’elevata incertezza, i dazi, il rafforzamento dell’euro e la concorrenza mondiale freneranno l’espansione”. Le aspettative delle imprese calano, soprattutto nel settore dei servizi, mentre l’indice PMI composito di ottobre segnala un miglioramento solo parziale.
La Bce: serve un’Europa più forte e competitiva
Nel suo bollettino, la Bce richiama i leader europei alla necessità di rafforzare la produttività e la competitività del continente. Le politiche fiscali e strutturali dovranno puntare su resilienza e innovazione, mentre le prossime mosse sui tassi d’interesse resteranno “guidate dai dati, senza vincolarsi a percorsi predefiniti”.


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