La Cina ha scavalcato la Russia: è il primo partner commerciale dell’Ucraina a livello globale

I crescenti interessi economici e commerciali di Pechino in Ucraina

La Cina ha scavalcato la Russia: è il primo partner commerciale di Kiev

Sono già alcuni anni che gli investimenti cinesi in Ucraina sono in crescita. Pechino ha interessi strategici nel paese invaso dalla Russia in virtù della posizione occupata nell’Europa continentale, dell’accordo di libero scambio tra Kiev e l’Ue, e della fornitura di risorse minerarie e agricole da parte dell’ex Repubblica sovietica.

Le relazioni commerciali tra Cina e Ucraina sono diventate più stringenti dalla visita di Stato in Cina nel 2013 dall’allora presidente Viktor Yanukovych. A confermarlo è l’evidenza empirica. La Cina ha infatti scavalcato la Russia diventando il più rilevante partner commerciale (a livello domestico) dell’Ucraina nel 2019, con scambi complessivi pari a 18,98 mld nel 2021, segnando un salto di quasi l’80% rispetto al 2013.

Le esportazioni ucraine verso la Cina, principalmente materie prime come minerale di ferro, mais e olio di girasole, si sono attestate a 8 mld nel 2021, mentre le importazioni dalla Cina, in gran parte macchinari e beni di consumo, hanno totalizzato 10,97 mld.

L’aumento del commercio bilaterale ha anche facilitato il lancio del servizio ferroviario diretto di trasporto merci tra i due paesi, sebbene la frequenza rimanga bassa. L’Ucraina è anche una fermata del servizio China-Europe Railway Express, che ha contribuito ad alleviare i mal di testa logistici per le aziende cinesi durante la pandemia.

L’Ucraina, inoltre, è un importante hub nell’ambito della Belt and Road Initiative, che si concentra sugli investimenti infrastrutturali all’estero, alla quale Kiev ha aderito nel 2017. In seguito, nel 2020, le due parti hanno firmato un accordo per rafforzare la loro cooperazione.

Gli investimenti diretti da parte delle imprese cinesi in Ucraina ammontavano a 150 mln entro la fine del 2019, mentre nei primi tre trimestri del 2020 le aziende cinesi (tra le quali colossi del calibro di Huawei) hanno investito 75,7 mln.

Il conglomerato alimentare cinese Cofco nel 2016 ha lanciato un terminale per il grano nel porto marittimo di Nikolaev del valore di 75 mln. In altro porto, quello di Chornomorsk, nel 2019 il gigante edile Chec ha completato un progetto di dragaggio.

China Pacific Construction Group nel 2017 ha firmato un accordo per costruire una linea della metro di Kiev e Huawei, che ha aiutato il paese guidato da Volodimir Zelensky a sviluppare le sue reti mobili, nel 2019 ha vinto la gara per installare il 4G nella metropolitana della capitale. Sempre Huawei è stata poi scelta nel 2020 per contribuire a garantire e migliorare la difesa informatica e la sicurezza informatica in Ucraina.

Nel 2021 China Longyuan Power Group Corporation, il più significativo produttore di energia prodotta dal vento nella seconda economia al mondo, ha costruito e messo in funzione un grande parco eolico nella città di Yuzhne.

Power Construction Corp of China ha firmato a propria volta un accordo per costruire un impianto eolico da 800 MW del valore di 1 mld con partner locali a Donetsk. L’opera dovrebbe dare forma al più grande parco eolico onshore d’Europa.

Ma non tutti gli investimenti sono andati lisci. Kiev ha stoppato lo scorso anno l’acquisizione di un produttore locale di motori aeronautici da parte della società aerospaziale cinese Skyrizon a causa delle preoccupazioni degli Stati Uniti sui trasferimenti ‘forzati’ di tecnologia allo stato cinese.

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