Meloni rischia di ritrovarsi paradossalmente troppo potente?

Berlusconi lascia un vuoto, pericoloso per la premier, in seno alla maggioranza di governo

Meloni rischia di ritrovarsi paradossalmente troppo potente?

Appena l’8 per cento. Eppure il partito fondato da Berlusconi è determinante negli equilibri della maggioranza dell’attuale governo. L’ex premier infatti lavorava per spostare Fratelli d’Italia verso un centro conservatore, spingendo la Lega a destra.

Dato che Berlusconi ha sempre reso impossibile anche il solo fatto che si potesse ipotizzare un suo successore, Forza Italia ha alte possibilità di finire polverizzata. E con parte dei transfughi sparsi tra Fratelli d’Italia, Renzi e Calenda (meno probabili i passaggi alla Lega), la maggioranza del governo risulterebbe meno equilibrata, visti gli attriti (come raccontano numerosi retroscenisti) tra Meloni e Salvini.

Il tavolo con due gambe non tiene. Anche perché Salvini resta imprevedibile (o per i suoi detrattori inaffidabile): chi mai avrebbe immaginato un governo Lega-M5S?   

Questo è il rischio che potrebbe profilarsi per Meloni: ritrovarsi troppo forte, e quindi troppo sola. La premier sarà ora probabilmente costretta a fare più attenzione ed evitare di andare in rotta di collisione con Bruxelles che, in qualunque momento, potrebbe chiudere i rubinetti dei fondi collegati al Pnrr.

Il che metterebbe a rischio l’ esistenza del governo stesso. E, a quel punto, potrebbe succedere di tutto, anche il formarsi di una nuova e inedita maggioranza in onore alla formula sempreverde “per il bene dell’Italia”.

Lo scenario cambierebbe se Forza Italia mantenesse la sua forza attuale. Ma, nel frattempo, Marina e Piersilvio, due dei cinque figli di Berlusconi, che hanno il simbolo del partito e lo mantengono economicamente in vita, sembrano restare dubbiosi su un loro possibile diretto coinvolgimento. 

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