L’Argentina fa il bis: si raddoppia il territorio

Il presidente Alberto Fernández ha firmato una legge che espande la superficie argentina di 1,7 milioni di chilometri quadrati, un’area tre volte quella della Francia

L’Argentina fa il bis: si raddoppia il territorio

Il presidente argentino Alberto Fernández deve fronteggiare l’aumento dei casi di Covid-19 e l’economia è (da lungo tempo) in crisi. Ma nelle scorse settimane è giunta da Buenos Aires una notizia inaspettata: il territorio del paese risulta quasi raddoppiato rispetto a prima.

La mappa mostra gli effetti di una legge che Fernández ha firmato ad agosto, e che espande la superficie argentina di 1,7 milioni di chilometri quadrati, un’area tre volte quella della Francia.

L’Argentina ora si estende tra il Sudamerica e l’Antartide, dal Tropico del capricorno al Polo Sud. Il suo territorio include alcune delle aree di pesca, e forse anche di estrazione di petrolio e gas, più ricche al mondo. Di questo territorio fanno parte le isole Falkland.

Come è stato possibile il raddoppio? Nel 2016 la Commissione sui limiti della piattaforma continentale (Clcs) dell’Onu ha emesso una disposizione, fondata sulla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, che fissa i limiti dell’ampia piattaforma geologica che si estende a partire delle coste argentine. Qui il fondale marino è abbastanza basso – meno di 2.500 metri – da essere considerato un’estensione dell’Argentina continentale.

L’effetto di questa decisione è l’ampliamento delle acque territoriali argentine anche oltre le consuete duecento miglia nautiche (370 chilometri).

Mauricio Macri, l’allora presidente conservatore dell’Argentina, nel 2016 aveva celebrato questa decisione come una vittoria diplomatica, ma non l’aveva trasformata in legge. La sua priorità era mantenere relazioni amichevoli con il resto del mondo, compreso il Regno Unito. Nel 1982 Londra combatté una guerra per espellere le forze armate argentine, che avevano invaso le Falkland.

Fernández, definito un peronista di sinistra, è più determinato. La legge che ha firmato ad agosto, e i confini sulla mappa, inglobano un territorio molto più ampio di quello di cui l’Argentina ha diritto secondo il Clcs. 

Cosa accadrà ora?

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