
La Commissione Europea ha incluso Monaco tra le giurisdizioni a “alto rischio” di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo. Una decisione che incrina la reputazione del Principato, noto per il suo sistema fiscale morbido e da sempre rifugio dorato per grandi patrimoni.
Ecco chi entra e chi esce
Oltre a Monaco, l’aggiornamento include anche Algeria, Angola, Costa d’Avorio, Kenya, Laos, Libano, Namibia, Nepal e Venezuela. Escono dalla lista invece, tra gli altri, Emirati Arabi Uniti, Panama e Gibilterra.
Più controlli dalle banche europee
Le istituzioni finanziarie dei Paesi membri dell’Unione dovranno ora applicare misure rafforzate per tutte le operazioni legate ai Paesi inseriti nella lista. L’obiettivo dichiarato da Bruxelles è chiaro: difendere l’integrità del sistema finanziario europeo.
Valutazione tecnica (e politica)
La Commissione ha spiegato di aver condotto una valutazione approfondita, in collaborazione con il GAFI (Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale), basata su ispezioni, dialoghi bilaterali e analisi dei dati. Il provvedimento entrerà in vigore entro un mese, salvo obiezioni da parte del Parlamento o del Consiglio Ue.
Cosa cambia per Monaco
Il Principato dovrà ora affrontare pressioni crescenti per adeguarsi agli standard internazionali di trasparenza finanziaria, mettendo fine a prassi che, secondo l’Ue, espongono il sistema a rischi inaccettabili.