
Per la prima volta dall’inizio del conflitto con la Russia, l’Europa ha superato gli Stati Uniti nella fornitura di aiuti militari all’Ucraina. Secondo l’ultimo rapporto del Kiel Institute for the World Economy, tra febbraio 2022 e giugno 2025 i Paesi europei hanno stanziato 35,1 miliardi di euro, circa 4,4 miliardi in più rispetto a Washington.
Dalle scorte all’industria bellica
Il sostegno europeo non si limita più a trasferire armi dai depositi militari. Una quota crescente arriva direttamente dagli appalti all’industria della difesa, segnando una svolta strutturale. Maggio e giugno 2025 hanno visto un livello costante di forniture, confermando il sorpasso europeo sugli Usa.
Il meccanismo Era e i prestiti da beni russi congelati
Accanto al supporto militare, il G7 e l’Ue hanno rafforzato anche gli aiuti finanziari con il meccanismo Era (Extraordinary Revenue Acceleration): 45 miliardi di euro in prestiti finanziati attraverso i proventi dei beni russi congelati. Solo negli ultimi mesi, Bruxelles ha erogato 2 miliardi, il Canada 1,5 miliardi e il Giappone circa 2,8 miliardi.
L’Italia tra i principali sostenitori di Kyiv
Il nostro Paese ha approvato 11 pacchetti di aiuti militari all’Ucraina: cinque sotto il governo Draghi e sei sotto l’attuale esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Roma conferma così la propria posizione tra i partner più attivi del fronte europeo.