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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un nuovo piano di sostegno militare all’Ucraina, che prevede l’invio di armi avanzate tramite i paesi della Nato.
In base all’intesa raggiunta con il segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, saranno i paesi europei a consegnare direttamente all’Ucraina i propri sistemi di difesa aerea Patriot, mentre gli Stati Uniti si impegneranno a compensarli con nuove forniture.
Dal 2022, i governi hanno messo a disposizione aiuti per l’Ucraina sotto forma di impegni di spesa, ossia prestiti e sovvenzioni che riflettono il reale impegno politico ed economico di un paese. Gli Stati Uniti sono il principale sostenitore dell’Ucraina con 119 miliardi di euro impegnati finora, di cui 65,6 mld in aiuti militari e 50 mld in aiuti finanziari.
Le istituzioni europee (Commissione e Consiglio) hanno invece stanziato circa 99 mld, quasi tutti in aiuti finanziari (96,2 mld). Tra i contributi dei singoli paesi europei, spiccano quelli della Germania (36,8 mld di aiuti totali, con 32,1 mld di natura militare) e il Regno Unito (27,3 mld, con 20,1 mld per la difesa).
L’Italia, infine, ha contribuito con 2,3 mld, di cui 1,4 mld destinati al supporto militare, un impegno più contenuto rispetto ai principali alleati europei.