
Quella in corso a Gaza per giornalisti e operatori tv sta diventando una vera e propria mattanza, la guerra più sanguinosa mai registrata per la categoria. Più dei due conflitti mondiali, più della guerra di Corea o di quella del Vietnam, più dell’Afghanistan.
Con i cinque uccisi nel raid sull’ospedale di Khan Yunis salgono ad almeno 245 i reporter morti nella Striscia dall’inizio dell’offensiva di Israele, il 7 ottobre del 2023, come riporta il Sindacato dei giornalisti palestinesi. Il mese più sanguinoso l’ottobre del 2023 con 37 vittime, secondo lo statunitense Committee to Protect Journalists (Cpj).
I dati di Reporters sans frontieres (Rsf) indicano che sono almeno 380 quelli rimasti feriti più o meno gravemente negli attacchi israeliani. Mentre 90 sono le sedi di informazione distrutte, 31 i giornalisti palestinesi incarcerati e detenuti nelle prigioni israeliane e 35 i casi in cui i reporter sono stati colpiti deliberatamente (tutti gli altri rientrano nella categoria delle vittime collaterali).
Dal 2000 ad oggi, indicano le statistiche dell’Unesco, sono stati 1.683 i giornalisti uccisi in tutte le guerre, e solo nel 2024 - spiega il Cpj - si è registrato un reporter ucciso ogni tre giorni.