
La Germania cambia rotta sulla difesa. Il cancelliere Friedrich Merz ha presentato la riforma del servizio militare: niente obbligatorietà, almeno per ora, ma un forte incentivo ai giovani volontari. L’obiettivo dichiarato è chiaro: contrastare la Russia, definita da Berlino la principale minaccia alla stabilità europea.
Soldati e riservisti: l’obiettivo è +80 mila
Per rispettare gli impegni Nato, la Bundeswehr dovrà crescere rapidamente. Oggi conta circa 180 mila effettivi, ma entro pochi anni dovrà raggiungere quota 260 mila e arrivare a 200 mila riservisti entro il 2030. Tutti i ragazzi tra i 18 e i 25 anni saranno chiamati a compilare un modulo per dichiarare disponibilità e idoneità, mentre per le ragazze la scelta resta facoltativa.
Incentivi economici per attrarre giovani
Per invogliare nuove reclute, il ministro della Difesa Boris Pistorius ha annunciato un compenso netto di 2.300 euro al mese, con vitto e alloggio gratuiti. Berlino punta così a rendere più appetibile la carriera militare e a colmare un gap che riguarda non solo il personale, ma anche armi e munizioni, oggi insufficienti secondo gli esperti.
Nasce il Consiglio di Sicurezza
Nel consiglio dei ministri straordinario al Ministero della Difesa, Merz ha anche varato la creazione del Consiglio nazionale per la sicurezza, atteso da oltre trent’anni. “La Russia resterà a lungo la più grande minaccia per la libertà e la pace in Europa”, ha dichiarato il cancelliere, promettendo una risposta decisa a ogni scenario.
L’industria bellica corre: Rheinmetall inaugura la maxi-fabbrica
La spinta non arriva solo dal governo. Alla presenza del segretario generale della Nato, Mark Rutte, il colosso Rheinmetall ha inaugurato in Bassa Sassonia la più grande fabbrica europea di munizioni, tassello di un futuro ecosistema di difesa paneuropeo.