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Sono circa 300 le persone fermate ieri nella regione di Minsk per aver partecipato alle proteste contro il regime di Aleksandr Lukashenko: lo riferisce il ministero dell’Interno bielorusso, ripreso dall’agenzia di stampa russa Interfax.
Domenica (1 novembre) la polizia bielorussa ha disperso i dimostranti con l’uso delle armi da fuoco che andavano in corteo a Kuropaty, un’area a nord-est della capitale dove decine di migliaia di persone sono state giustiziate durante le repressioni staliniane.
La manifestazione aveva come obiettivo sia commemorare le vittime del regime di Stalin, sia continuare a esercitare pressione su Lukashenko, al potere da 26 anni e contestato da tre mesi dopo la sua rielezione alle presidenziali del 9 agosto che molti osservatori ritengono falsate dai brogli elettorali.
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