Stellantis avrebbe deciso di assumere la maggior parte dei suoi ingegneri in Paesi come il Marocco, l’India e il Brasile. In questa fase le case automobilistiche devono fare fronte alla concorrenza cinese e alla flessione della domanda, che ha pesato su ricavi, consegne e margini del primo trimestre.
Non si tratta, tuttavia, di una tendenza limitata all’automotive: Google sta licenziando almeno 200 dipendenti della sua struttura “core”, ovvero da team chiave e talenti ingegneristici, secondo Cnbc. Nell’ambito della riorganizzazione dell’unità, la società assumerà ruoli corrispondenti in Messico e India.
Le nuove assunzioni di ingegneri di Stellantis, secondo quanto risulta alle fonti consultate da Bloomberg, avverrebbero a un costo per dipendente di circa 50mila euro all’anno, anche meno. A Parigi o Detroit il prezzo può arrivare a cinque volte tanto (150-200mila dollari). Il gruppo dei 14 marchi punterebbe ad occupare circa due terzi degli ingegneri in Paesi a basso costo nel lungo termine.
Sebbene la pressione sia maggiore tra i marchi del mercato di massa, anche i produttori premium come Bmw stanno creando posti di lavoro per colletti bianchi in India e in altri Paesi dove il costo del lavoro è nettamente inferiore.
Anche Renault è alla ricerca di talenti nei mercati emergenti. Negli ultimi anni il gruppo di Boulogne-Billancourt ha eliminato circa 1.500 posti in Francia e ha creato centri ingegneristici in Romania, Brasile e Corea del Sud.