Francia, Regno Unito e Spagna hanno più dipendenti pubblici dell’Italia

A fine 2020 i dipendenti del settore pubblico erano 3,2 milioni nel nostro paese, ai minimi da 20 anni

Francia, Regno Unito e Spagna hanno più dipendenti pubblici dell’Italia

Sono 3,2 milioni i dipendenti della PA, minimo storico degli ultimi 20 anni. Almeno 300 mila persone prossime alla pensione nel prossimo triennio e 119 mila i nuovi ingressi previsti nel 2021 dai concorsi. Ma è necessario pianificare in modo mirato i fabbisogni. È quanto emerge da una ricerca sul lavoro pubblico presentata al Forum PA 2021.

Recovery Plan

Dal Pnrr intanto arrivano 1,3 miliardi di euro di risorse per migliorare la capacità amministrativa e 400 mln di fondi strutturali e cofinanziamento: il 57,9% per la buona amministrazione, il 40,5% per competenze e carriere, e l’1,6% per l’accesso e il reclutamento. A questi si aggiungono 6,1 mld per la trasformazione digitale della PA.

L’Italia e i paesi dell’Ue

Dal confronto europeo, i lavoratori pubblici italiani in rapporto al totale non sono particolarmente numerosi. Oggi in Italia opera nel settore pubblico il 13,4% dei lavoratori, meno che in Francia (che ha 5,6 mln di dipendenti pubblici pari al 19,6% del totale dei lavoratori), Regno Unito (5,2 mln, il 16%,) o Spagna (3,2 mln, il 15,9%). Tuttavia il dato italiano è superiore a quello registrato in Germania (4,8 mln, il 10,8% del totale). Nel confronto con questi paesi l’Italia si segnala anche per il più basso rapporto tra numero dei dipendenti pubblici e residenti: in Italia sono il 5,6%, l’8,4% in Francia, il 7,8% nel Regno Unito e il 6,8% in Spagna.

Spesa e indebitamento

Nel 2020 l’Italia ha speso 173,4 mld per i redditi da lavoro dipendente nel settore pubblico, +0,3% rispetto al 2019, un incremento ben inferiore al +2,4% inizialmente preventivato per la crescita di personale. Ma nei prossimi anni si prospetta un aumento a livelli mai raggiunti nell’ultimo decennio, tra rinnovi contrattuali e arretrati, perequazioni, aumenti Covid per il personale sanitario e assunzioni in deroga. La spesa per redditi aumenterà di circa 4 miliardi nel 2021, per raggiungere il picco di 187 mld nel 2022. Un calo delle entrate complessive di 54 mld e maggiori spese per 75 mld, invece, hanno portato l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche nel 2020 a -156.860 mln, il 9,5% del Pil, in aumento di circa 129 mld rispetto al 2019 (quando era -27.901 mln, l’1,6% del Pil).

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