Danimarca, prigioni in outsourcing

Economia del detenuto. Celle in prestito in Kosovo

Prigioni in outsourcing

La Danimarca interpreta ad ampio spettro l’outsourcing. La nuova decisione riguarda una parte di detenuti, soprattutto quelli condannati e provenienti da paesi esterni all’Unione europea, quindi destinati ad essere espulsi dal Regno dopo aver scontato la pena.

Il governo danese ha siglato un’intesa con il Kosovo per trasferirvi un numero non precisato di detenuti. Secondo i termini fissati nell’accordo, Copenaghen affitterà 300 celle nella prigione kosovara di Gjilian, a circa 50 km da Pristina (la capitale del paese balcanico).

Un’intesa che porta soldi freschi nelle casse del paese balcanico: in base a quanto stabilito dai due paesi, ci sarà un primo pagamento (da parte della Danimarca) di 15 milioni di euro. Ma le Ong kosovare puntano i piedi: “Il nostro sistema non è in grado di accollarsi altri prigionieri”.

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