
Colpo storico: Mps conquista la maggioranza assoluta di Mediobanca. Durante l’Opas sono state consegnate oltre 506 milioni di azioni, pari al 62,29% del capitale. Dal 15 settembre, l’istituto guidato da Alberto Nagel diventerà ufficialmente una controllata del Monte. Per Siena, che punta a superare il 66,7%, si apre la strada al delisting e a un’integrazione più rapida.
Lovaglio: “Il mercato è con noi”
L’amministratore delegato Luigi Lovaglio parla di “nuova forza competitiva, resiliente e diversificata”. L’obiettivo: liberare 700 milioni di sinergie e 2,9 miliardi di crediti fiscali. Il banchiere ha ringraziato i dipendenti dei due istituti, definiti “il vero patrimonio” della nuova realtà bancaria.
Azionisti convinti dal progetto
Il sostegno è arrivato da Delfin e Caltagirone, primi ad aderire con il loro 30%, seguiti da casse di previdenza, grandi fondi e investitori istituzionali come Vanguard, Blackrock e Norges Bank. Anche i Benetton e Unicredit hanno detto sì. Nagel, invece, paga lo scotto della battaglia su Banca Generali e dell’accusa di conflitto d’interessi.
Il futuro di Mediobanca
Il consiglio di amministrazione del 18 settembre dovrà prendere atto della svolta. L’uscita di Nagel e del board è attesa per l’assemblea del 28 ottobre.