
Per il 2025, la rivista Time compie una scelta senza precedenti: elegge l’Intelligenza Artificiale – e chi la sviluppa – come Persona dell’Anno. Non un volto, non un leader, ma un’intera trasformazione che “nel bene e nel male” ha influenzato la società più di chiunque altro.
2025, l’anno del punto di non ritorno
Secondo Time, questo è l’anno in cui l’IA smette di essere futuro e diventa presente. Nell’economia, nella cultura, nei media, nella giustizia. Dall’accordo senza precedenti Disney–OpenAI per l’uso di 200 personaggi iconici, al primo caso giudiziario che vede ChatGPT presunto complice in un omicidio: l’IA è ovunque. E non si torna indietro.
Gli otto “architetti delle macchine pensanti”
Le due copertine di Time diventano manifesto di un’epoca. Nella prima, come nella celebre foto “Lunch atop a Skyscraper” del 1932, gli otto pionieri dell’IA siedono sospesi su una trave d’acciaio: Mark Zuckerberg (Meta); Lisa Su (AMD) Elon Musk (xAI); Jensen Huang (Nvidia); Sam Altman (OpenAI); Demis Hassabis (DeepMind); Dario Amodei (Anthropic); Fei-Fei Li (World Labs). La seconda copertina li mostra in una struttura colossale che forma le lettere “A” e “I”, come un tempio moderno dedicato alle macchine pensanti.
Trump deluso: niente terza copertina
Non tutti applaudono la scelta. Donald Trump, già Persona dell’Anno nel 2016 e nel 2024, sperava nel tris. Tra i candidati considerati fino all’ultimo c’erano anche Papa Leone, l’attivista conservatore Charlie Kirk e il nuovo sindaco di New York, Zorhan Mamdani.
Quando la copertina racconta il mondo
È solo la terza volta in quasi un secolo che Time assegna la cover a un gruppo:
prima accadde con le donne del #MeToo (2017) e con i giornalisti perseguitati (2018). La rivista ha spesso scelto concetti o fenomeni: dal personal computer (1982) alla Terra “in pericolo” (1988), fino al celebre You del 2006 che celebrava l’era degli utenti digitali.
Gli altri premi del 2025
Accanto alla scelta principale, Time ha riconosciuto: Leonardo DiCaprio come leader dello spettacolo; le Demon Hunters (K-pop) come rivelazione dell’anno; A’Ja Wilson come atleta dell’anno, Neal Mohan (YouTube) come CEO dell’anno.


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