L'ascesa di influenti giganti digitali come Baidu, Alibaba, Tencent e Xiaomi ha dimostrato al mondo che la Cina è un leader globale nell'innovazione digitale. Non sorprende, pertanto, che abbia iniziato anche ad influenzare il mercato mondiale.
La Cina sta sfruttando tutto il suo potenziale in questo settore? Smentendo una diffusa percezione, l'economia digitale cinese non è poi così grande. È inferiore alla media Ocse, ad esempio, per la capacità di creare occupati nel settore.
Il divario si sta, tuttavia, riducendo. E il paese non ha ancora utilizzato tutto il suo potenziale. La quota di occupati nell’agricoltura resta molto elevata e il processo di urbanizzazione prosegue. Quest'ultima è una dinamica destinata a proseguire visto che lo sviluppo del settore è correlato alla concentrazione demografica. Ciò spiega perché le regioni di Pechino, Guangdong e Shanghai sono prossime alla media Ocse. All’estremo opposto, invece, troviamo Tibet, Yunnan e Guizhou: è su di loro che il governo cinese vorrebbe scommettere. Se, infatti, invertissero il trend e contribuissero allo sviluppo del comparto digitale, allora si potrebbe aprire un nuovo ciclo di sviluppo ad alta tecnologia.
La seconda economia al mondo ha, poi, una marcia in più. La produttività del lavoro nel digitale è superiore alla media Ocse. Ciò significa che il settore sta guidando l’economia cinese più di quanto riesca a fare nei paesi aderenti all’organizzazione parigina. Il rilievo non è di poco conto e potrebbe fare la differenza nel lungo periodo.