
Il presidente russo Vladimir Putin, che è a Tianjin per partecipare al vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Sco), ha avuto un lungo colloquio con Xi Jinping, centrato anche sul recente incontro in Alaska con Donald Trump. Dal Cremlino parlano di una discussione “fruttuosa”, a testimoniare la sintonia crescente tra Mosca e Pechino, mostrata anche durante il banchetto inaugurale tra sorrisi e battute fuori protocollo.
Xi e Modi: “Non più rivali ma partner”
La novità del summit è il riavvicinamento tra Cina e India. Xi Jinping e Narendra Modi hanno dichiarato che i due giganti asiatici devono considerarsi partner, non avversari. “Una danza tra il dragone e l’elefante per il successo reciproco”, ha detto Xi, aprendo a una collaborazione economica e strategica che potrebbe cambiare gli equilibri regionali.
Dalla frontiera himalayana al commercio
Il disgelo arriva dopo anni di tensioni legate agli scontri di confine nell’Himalaya e alla guerra commerciale con gli Stati Uniti. Modi ha sottolineato che “dopo il disimpegno al confine si respira un’atmosfera di stabilità”. New Delhi ha ribadito che le relazioni con Pechino non devono essere lette attraverso la lente di un “terzo Paese”, ma viste come un’opportunità di sviluppo bilaterale.
La Sco si rafforza come voce del Sud globale
Xi ha definito il vertice una prova di unità del Sud globale, con la partecipazione di oltre 20 Paesi e delle principali potenze regionali. La Sco – che include Cina, India, Russia, Pakistan, Iran e diverse repubbliche centroasiatiche – mira a porsi come alternativa alle dinamiche occidentali, anche rispetto alle crisi internazionali come quella di Gaza.