Pil in discesa e spesa quotidiana più cara: Italia tra crescita lenta e inflazione che pesa

Nel secondo trimestre 2025 il Pil scende dello 0,1% rispetto ai primi tre mesi. L’inflazione ral-lenta, ma il carrello della spesa segna ancora rincari: +3,5%.

Pil in discesa e spesa quotidiana più cara

Secondo i dati diffusi dall’Istat, nel secondo trimestre 2025 il Pil italiano è calato dello 0,1% rispetto al periodo precedente, pur registrando un lieve aumento dello 0,4% su base annua. Si tratta di un’inversione rispetto al +0,3% segnato nei primi tre mesi. La crescita acquisita per l’anno, se non ci fossero ulteriori variazioni, si fermerebbe allo 0,5%.

Consumi fermi, export in calo

La flessione è legata soprattutto ai consumi delle famiglie e al calo delle esportazioni (-1,7%), mentre gli investimenti (+1%) e le scorte hanno dato un contributo positivo. Agricoltura (-0,6%) e industria (-0,3%) frenano, con i servizi sostanzialmente stabili.

Lavoro e redditi in crescita

Nonostante la frenata del Pil, aumentano ore lavorate e redditi da lavoro dipendente (+0,9%), soprattutto grazie all’industria e ai servizi. In difficoltà invece agricoltura e costruzioni.

Inflazione rallenta, ma il carrello pesa di più

Ad agosto l’inflazione generale si ferma a +1,6% annuo (dal 1,7% di luglio), trainata dal calo dei prezzi energetici. Ma gli alimentari e i beni di largo consumo continuano a correre: +3,5% il carrello della spesa.

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