Per i super ricchi globali vige la regola dell’asso pigliatutto

Il rapporto Oxfam fotografa un mondo dominato da una crescente disuguaglianza: l'1 per cento più ricco possiede come il restante 99

Per i super ricchi globali vige la regola dell’asso pigliatutto
Il mercato dei fiori a Calcutta, India

Abbiamo generato un mondo in cui 85 super ricchi possiedono l’equivalente di quanto detenuto da metà della popolazione mondiale. Alla vigilia del World Economic Forum di Davos, il rapporto Working for The Few, diffuso da Oxfam, evidenzia come l’estrema disuguaglianza tra ricchi e poveri implichi un progressivo indebolimento dei processi democratici a opera dei ceti più abbienti, che piegano la politica ai loro interessi a spese della stragrande maggioranza.

In Africa le grandi multinazionali, in particolare quelle dell’industria mineraria/estrattiva, sfruttano la propria influenza per evitare l’imposizione fiscale e le royalties, riducendo in tal modo la disponibilità di risorse che i governi potrebbero utilizzare per combattere la povertà. Un pò più a est, in India, il numero di miliardari è aumentato di dieci volte negli ultimi dieci anni a seguito di politiche fiscali altamente regressive.

“Il rapporto dimostra che viviamo in un mondo nel quale le élite detengono il potere economico e hanno ampie opportunità di influenzare i processi politici, rinforzando così un sistema nel quale la ricchezza e il potere sono sempre più concentrati nelle mani di pochi, mentre il resto dei cittadini del mondo si spartisce le briciole”, afferma Winnie Byanyima, direttrice di Oxfam International.

Il rapporto evidenzia come sin dalla fine del 1970 la tassazione per i più ricchi sia diminuita in 29 paesi sui 30 per i quali erano disponibili dati. Ovvero: in molti paesi, i ricchi non solo guadagnano di più, ma pagano anche meno tasse.

Questa conquista di opportunità dei ricchi a spese delle classi povere e medie ha contribuito a creare una situazione in cui, nel mondo, 7 persone su 10 vivono in paesi dove la disuguaglianza è aumentata negli ultimi trent’anni, e dove l’1 per cento delle famiglie del mondo possiede il 46 per cento della ricchezza globale (110.000 miliardi dollari)

Negli ultimi anni il tema della disuguaglianza è entrato con forza nell’agenda globale: Obama lo ha identificato come una priorità del 2014, e proprio il World Economic Forum ha posto le disparità di reddito diffuse come il secondo maggiore pericolo nei prossimi 12-18 mesi, mettendo in guardia su come stia minando la stabilità sociale e “minacciando la sicurezza su scala globale”.

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