Fmi: “90 milioni di persone potrebbero precipitare sotto la soglia di 1,9 dollari al giorno”

La pandemia stoppa i progressi fatti sulla povertà a partire dagli anni ‘90

Fmi: “In 90 mln potrebbero scendere sotto la soglia di 1,9 dollari”

La pandemia rovescerà i progressi fatti dagli anni ‘90 nella riduzione della povertà globale e le diseguaglianze ne usciranno rafforzate. L’analisi del Fondo monetario internazionale sullo stato dell’economia globale è senza sconti: 90 milioni di persone potrebbero precipitare sotto la soglia di 1,9 dollari al giorno di reddito, entrando ufficialmente nella fascia di forte sofferenza.

Il documento annota che il 2020 si potrebbe chiudere con un crollo della ricchezza mondiale del 4,4%, meno peggio di quanto previsto a giugno (0,8 punti percentuali di miglioramento). Per l’Italia, l’Fmi prevede una caduta del Pil del 10,6%: 2,2 punti in meno del rapporto estivo ma peggio delle stime del governo che nella Nadef ha scritto -9% con l’approvazione in linea di massima di Bankitalia e Upb. Per il prossimo anno, la ripresa globale è indicata al 5,2% e quella italiana allo stesso livello, con un peggioramento del rimbalzo di 1,1 punti percentuali.

Un fattore fondamentale riguarda l'impiego dell'alto debito che sta montando su molti Paesi. Un discorso che l'Italia, con il suo fardello previsto sopra il 150% del Pil, deve tenere presente. L'invito è di impiegare queste risorse, che graveranno sulle generazioni future, in iniziative che aumentino il potenziale di crescita: solo così il debito potrà essere sostenibile.

In ogni caso lo scenario disegnato dagli economisti del Fondo è pieno di insidie e incertezze.

Fonte
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