Musk potrebbe essere la persona che riceverà più sussidi statali di sempre e, senza sussidi governativi, Elon dovrebbe chiudere bottega e tornarsene in Sudafrica.
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Lo scontro infinito tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’uomo più ricco del mondo Elon Musk si consuma sul terreno impervio della Big Beautiful Bill. Dopo l’ennesima critica espressa dal ceo di Tesla e creatore del Doge, il dipartimento dell’efficienza governativa, che ha definito la BBB “totalmente folle” che “distruggerà milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti e causerà un immenso danno”, la replica di Trump si è fatta sentire più dura del previsto.
Secondo il tycoon, Musk “potrebbe essere la persona che riceverà più sussidi statali di sempre e, senza sussidi governativi, Elon dovrebbe chiudere bottega e tornarsene in Sudafrica”. Non soddisfatto, il presidente Usa ha proseguito: “Se mettessimo fine al lancio di razzi, di satelliti o alla produzione di auto elettriche il nostro Paese risparmierebbe una fortuna”, scritto nei caratteri cubitali a lui tanto cari. Con l’ultima frase Trump vuole mettere in chiaro che nonostante il Doge sia una creatura nata dalla mente di Musk, gli si potrebbe ritorcere contro: “Forse dovremmo chiedere a Doge di analizzare attentamente la questione? Un sacco di soldi da risparmiare”.
Infine, in risposta a chi gli chiedeva della possibilità di espellerlo: “Darò un’occhiata”. Per Musk, che gode di circa 22 miliardi di dollari in contratti federali, la rottura con Trump ha causato non pochi fastidi: soltanto il 5 giugno le azioni di Tesla hanno perso circa 150 miliardi di dollari del loro valore di mercato, il più grave calo in un solo giorno nella storia dell’azienda.