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La Commissione europea ha pubblicato il pacchetto di primavera del Semestre europeo 2025, un documento che fornisce analisi e raccomandazioni economiche per rafforzare competitività, prosperità e resilienza dell’Unione. Il focus è sulla necessità di adattarsi a un contesto globale sempre più instabile dal punto di vista commerciale e geopolitico. Le raccomandazioni seguono la rotta tracciata dal Competitiveness Compass, la bussola strategica di Bruxelles per rilanciare la posizione globale dell’Ue.
Tre priorità per ogni Stato membro
La Commissione ha indirizzato raccomandazioni specifiche a ciascun Paese Ue in tre aree chiave: politica fiscale; attuazione dei piani di ripresa e coesione; riforme strutturali urgenti o emergenti, incentrate sulla competitività.
Più investimenti nella difesa: 16 Paesi chiedono flessibilità
Nel contesto del piano ReArm Europe e dell’iniziativa Readiness 2030, ben 16 Paesi dell’Ue hanno richiesto una temporanea deroga ai vincoli di bilancio per aumentare gli investimenti in difesa. La Commissione ha proposto al Consiglio Ue di approvare queste richieste tramite la clausola nazionale di salvaguardia.
Disavanzi pubblici: la sorvegliata speciale è la Romania
Per quanto riguarda i Paesi con deficit eccessivo, nessuna nuova misura viene raccomandata per Francia, Italia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. Tuttavia, il Belgio dovrà seguire un nuovo percorso correttivo, mentre la Romania è accusata di non aver intrapreso azioni efficaci: nel 2024 ha peggiorato i suoi squilibri fiscali e di competitività.
Squilibri macroeconomici: occhi puntati su Italia e Paesi Bassi
In dieci Stati membri sono stati condotti esami approfonditi per valutare la presenza di squilibri. Nessun problema per Cipro, Estonia e Germania, mentre Italia, Grecia, Ungheria, Paesi Bassi, Slovacchia e Svezia continuano a mostrare vulnerabilità economiche significative. La Romania, in particolare, presenta squilibri eccessivi.
Mercato del lavoro: più inclusione e competenze digitali
Infine, la Commissione propone un aggiornamento delle linee guida per le politiche occupazionali, con l’obiettivo di costruire mercati del lavoro più equi, inclusivi e incentrati sulle competenze digitali.