La strategia di Parigi: scaricare tutte le colpe sui Paesi Bassi

Asse franco-tedesco: “Sì agli eurobond ma non da subito”. Il vero nodo è L’Aia?

La strategia di Parigi: scaricare tutte le colpe sui Paesi Bassi

Parigi e Berlino sono di nuovo allineate sul Mes ‘light’ e anche sulla via francese agli Eurobond, ma non da subito. Il che si traduce in un ‘no’ di fatto alla richiesta dell’Italia.

Secondo la Francia, tuttavia, l’accordo in seno all’Eurogruppo sullo strumento da adottare per far fronte alla crisi del coronavirus è bloccato dai soli Paesi Bassi. “La posizione olandese è controproducente, incomprensibile e non può durare. Per la Francia e la maggior parte degli alleati – spiegano fonti dell’Eliseo all’Ansa - la sola condizione è che i fondi vengano spesi per far fronte alla crisi. Per L’Aia ci devono essere altre condizioni, anche di tipo macroeconomico, riguardanti ad esempio le riforme e il ritorno all’equilibrio finanziario.”

La strategia francese è dunque tenere il piede in due staffe. Solidalizzare a parole con l’Italia e stringere, al contempo, accordi con la Germania, focalizzando l’attenzione sui Paesi Bassi, che pure hanno le loro ‘colpe’. Ma nessuno crede che il piccolo paese da 17 milioni di abitanti possa far saltare da solo il banco europeo.

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