Air France sì, Alitalia no. Ecco perché

La Commissione europea spiega il motivo nella diversità di trattamento. Il governo italiano si prepara all’eventuale piano B in caso di mancato accordo sull’asse Bruxelles-Roma

Air France sì, Alitalia no. Ecco perché

“Air France non si trovava in difficoltà a fine 2019”, prima dell’inizio della pandemia, mentre “Alitalia è stata costantemente in perdita ed era un’azienda in difficoltà già alla fine del 2019, quindi prima dell’epidemia del Covid-19. E per questa ragione è esclusa dalla possibilità di ricevere aiuti di Stato”.

Lo ha ribadito una portavoce della Commissione europea rispondendo a una domanda su eventuali disparità di trattamento con Air France: per compensare Alitalia per i danni subiti a causa delle restrizioni legate al Covid, “la Commissione ha approvato” gli aiuti concessi dal governo “per un valore complessivo di 297,15 milioni”.

La Commissione europea ha invece autorizzato lo Stato francese a ricapitalizzare Air France-Klm con 4 miliardi di euro a patto che ceda a un vettore rivale ben 18 slot al giorno all’aeroporto di Parigi Orly.

Il governo transalpino potrà aumentare la sua partecipazione nella compagnia aerea a “poco meno del 30%” dall’attuale 14,9%”. Ma Air France-Klm, che si aspetta una perdita operativa di 1,3 miliardi di euro nel primo trimestre del 2021, non potrà pagare dividendi, pagamenti di cedole non obbligatorie, acquisti di azioni e pagamenti di bonus al management fino a ricapitalizzazione ultimata.

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