Mazzette dal Qatar al Parlamento Europeo. Fermati la vicepresidente Eva Kaili e quattro italiani

Si sospetta che il Paese del Golfo abbia tentato di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento Europeo.

Mazzette dal Qatar al Parlamento Ue
Eva Kaili

Terremoto al Parlamento europeo: la vice presidente greca, la socialista Eva Kaili, è stata fermata il 9 novembre dalla polizia belga nell’ambito di un’inchiesta sulla corruzione legata al Qatar e in particolare sull’organizzazione dei Mondiali in corso.

Poche ore prima erano stati fermati quattro italiani, tra cui l’ex eurodeputato di Articolo 1 (eletto con il Pd), Antonio Panzeri, e il segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati, Luca Visentini, già segretario generale dei sindacati europei.

Inoltre, nella lista dei fermati anche un assistente parlamentare che lavorava al servizio di Panzeri (ora nell’ufficio di un altro eurodeputato italiano di S&d) nonché compagno di Kaili. La quarta persona fermata è invece direttore di un’Ong che opera a Bruxelles.

L’indagine, ora nelle mani del Gip Michel Claise che deve decidere se convalidare i fermi, è per un presunto caso di corruzione, organizzazione criminale e riciclaggio di denaro. Le indagini si focalizzano sul Qatar e in particolare sull'organizzazione dei Mondiali in corso.

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