La Tunisia va sostenuta in quanto rappresenta un felice caso di democrazia. Sarebbe un errore se Bruxelles trascurasse il paese della rivoluzione dei gelsomini.
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La Tunisia è il solo Paese in cui la Primavera araba non è stata un evidente disastro. Dopo 28 giorni di manifestazioni, il 14 gennaio 2011 il presidente Ben Ali si è dimesso e si è trasferito in Arabia Saudita. Oggi il paese ha una nuova costituzione e un nuovo governo di laici e islamisti insieme. L’andamento dell’economia è, invece, deludente. Anche perchè i turisti non sono ancora tornati dopo l’attentato del 2015.