
“In Europa viviamo una pace glaciale che potrebbe trasformarsi in una guerra calda da un momento all’altro”. Con queste parole, Martin Jäger, nuovo direttore del Bundesnachrichtendienst (BND) – il servizio di intelligence estera tedesco – ha lanciato un monito senza precedenti durante un’audizione parlamentare a Berlino.
Secondo il capo dell’intelligence, la Russia utilizza ormai in modo sistematico strumenti ibridi di guerra, dalla propaganda agli attacchi informatici, con l’obiettivo di indebolire la NATO e destabilizzare le democrazie europee.
“Mosca ci considera una parte belligerante”
Jäger ha parlato di un nuovo livello di confronto in cui “la Russia ci percepisce come un nemico diretto”. L’intelligence tedesca, ha aggiunto, osserva una strategia di pressione continua, che va dallo spionaggio alle campagne di disinformazione, fino a tentativi di sabotaggio economico. “Non possiamo più illuderci che un attacco arrivi solo nel 2029 – ha spiegato –: siamo già sotto pressione oggi”.
La svolta strategica: “Serve coraggio politico e più poteri al BND”
Come riportato da Bloomberg, Jäger ha chiesto una nuova dotazione legale e tecnica per l’intelligence, sottolineando che la Germania deve imparare a “correre rischi controllati” per difendere i propri interessi. “Mosca interpreta la moderazione come debolezza – ha detto –. Dobbiamo reagire con coerenza e determinazione”.
Il direttore ha inoltre sollecitato il Parlamento a riformare la legge che regola le attività del BND, adattandola a quella che definisce “la nuova era del confronto ibrido”.
Un’Europa sotto pressione
L’intervento di Jäger si inserisce in un contesto di crescente tensione continentale: aumenti della spesa militare, espansione della NATO a Est, rafforzamento delle frontiere e cooperazione intelligence tra i Paesi membri. Un segnale che la Germania – tradizionalmente cauta – sta abbandonando il suo approccio prudente per prepararsi concretamente a ogni scenario.