La Russia torna a mostrare i muscoli sul fronte militare. Il Ministero della Difesa di Mosca ha diffuso un video che documenta il dispiegamento del sistema missilistico ipersonico Oreshnik, in grado di trasportare testate nucleari, sul territorio della Bielorussia, storico alleato del Cremlino. Una mossa che rafforza la capacità russa di colpire rapidamente obiettivi in tutta Europa.
L’annuncio di Lukashenko e l’asse con Putin
A confermare ufficialmente l’operazione è stato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, che all’inizio del mese aveva annunciato l’entrata in servizio dei missili balistici a raggio intermedio. Minsk si conferma così piattaforma avanzata della strategia militare russa, sempre più integrata con quella di Vladimir Putin.
Perché l’Oreshnik preoccupa la Nato
Secondo diversi esperti occidentali, il dispiegamento degli Oreshnik non cambia radicalmente l’equilibrio militare, ma riduce ulteriormente i tempi di reazione in caso di conflitto. I missili, posizionati più a ovest, renderebbero leggermente più rapido un eventuale attacco contro bersagli europei, aumentando la pressione psicologica sui Paesi Nato.
Il messaggio politico dietro la mossa militare
Per gli analisti, il segnale è soprattutto politico. Mosca starebbe accentuando la minaccia nucleare come strumento di deterrenza, nel tentativo di dissuadere l’Alleanza Atlantica dal fornire a Kiev armamenti capaci di colpire in profondità il territorio russo. Una strategia basata più sull’intimidazione che su un reale cambio di dottrina operativa.
Le immagini satellitari e la base segreta
Due ricercatori statunitensi, analizzando immagini satellitari, ritengono che i missili e i lanciatori mobili siano stati collocati in una ex base aerea nella Bielorussia orientale. Il video ufficiale non rivela la posizione esatta, ma mostra convogli militari su strade forestali, truppe specializzate e sistemi mimetizzati con reti, in pieno stile da guerra ad alta intensità.
Missili “impossibili da intercettare”?
Nel filmato, un ufficiale annuncia che i sistemi sono stati messi in servizio operativo. Mosca aveva già testato un Oreshnik con armamento convenzionale contro un obiettivo in Ucraina nel novembre 2024 e sostiene che il missile sia impossibile da intercettare, grazie a velocità superiori a Mach 10.
Una nuova escalation sullo scacchiere europeo
Il dispiegamento in Bielorussia conferma una tendenza ormai evidente: la Russia fa sempre più affidamento sulla postura nucleare per rafforzare la propria posizione negoziale. Un’escalation che tiene alta la tensione lungo i confini orientali dell’Europa.
