Armi nucleari, Usa e Russia si provocano nel Mediterraneo

Il sottomarino americano nucleare Rhode Island, armato di missili intercontinentali e di centinaia di testate atomiche, ha varcato nei giorni scorsi lo Stretto di Gibilterra. Ma il Cremlino non sta a guardare

Armi nucleari, Usa e Russia si provocano nel Mediterraneo
Rhode Island

Un sottomarino nucleare statunitense è entrato nel Mediterraneo. Lo Uss Rhode Island imbarca 24 missili intercontinentali Trident II, capaci di colpire a 18mila chilometri di distanza a una velocità di 29mila chilometri orari, e centinaia di testate atomiche.

Il Rhode Island è emerso nei giorni scorsi nel porto britannico di Gibilterra. Un chiaro segnale di avvertimento lanciato da Washington a Mosca.

In realtà, il sottomarino potrebbe non essere il solo. Non è chiaro se nel Mediterraneo sia ancora infatti in azione un altro battello nucleare: lo Uss Florida, apparso l’ultima volta proprio a Gibilterra nelle scorse settimane.

Così come non è chiaro dove sia il sottomarino russo Severodvinsk. L’Alleanza atlantica sospetta che la sua missione nel Mediterraneo continui, dopo essere stato individuato a fine agosto dalla Marina Militare italiana nel Canale di Sicilia.

A bordo non ha testate atomiche, ma una scorta di missili a lungo raggio Kalibr, gli stessi impiegati per bombardare le città ucraine: secondo alcune fonti, sarebbe anche dotato dei missili ipersonici Zircon, contro i quali però non esistono difese.

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